Come riconoscere un buon champagne

Il Santo Natale sta arrivando e porta con sè la voglia di festeggiare in famiglia, tra regali e pranzi da mille portate, brindando all’arrivo del nuovo anno, sia al ristorante che a casa, con vini e spumanti. Il più famoso e apprezzato spumante è senza dubbio lo champagne, prodotto di denominazione di origine controllata (AOC– Appellation d’Origine Contrôlée) vendemmiato ed elaborato esclusivamente nella regione vinicola della Champagne, in Francia.

champagne

Un vino unico, senza tempo, simbolo di raffinatezza e di elevata qualità destinato alle occasioni speciali.

Il consumo delle bollicine più amate nel mondo, secondo i dati di Future Market Insights, è in costante aumento, si prevede infatti una crescita del 64% entro il 2032, un mercato che sfiora gli 11,5 miliardi di dollari.

Per regalare o regalarci un buon champagne dobbiamo prima di tutto conoscerlo, leggere bene l’etichetta della bottiglia e sapere come servirlo per poterne apprezzare tutte le caratteristiche.

La maggior parte dei vini di Champagne sono creati con un assemblaggio dei tre principali vitigni: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay, coltivati in cru, cioè villaggi o comuni.

In commercio troverete champagne blanc de blancs (bacca bianca) ricavati utilizzando solo l’uva Chardonnay, oppure blanc de noirs (bacca nera) ottenuto assemblando solo uve nere di pinot nero o meunier. Esistono anche rosé o rosati, ottenuti assemblando vini bianchi con vino rosso. Inoltre troverete champagne Millesimé (ottenuto dai vitigni di una solo annata) e Curvée e Gran Curvée (ricavati da un mix di vitigni diversi).

champagne rose

Il colore dello champagne cambia in base alle sue caratteristiche: la prevalenza di chardonnay donerà allo champagne una nuance gialla con riflessi verdi, mentre una predominanza di vini neri doneranno leggeri riflessi rossi. I vini rosé vanno dal pallido all’intenso rosa, passando attraverso tonalità più o meno decise a seconda dell’assemblaggio.

Anche il gusto dello champagne cambia, in bocca, lo chardonnay, il pinot blanc e il pinot gris, hanno di solito una struttura leggera, aerea, e sono più vivaci, mentre il pinot noir e il meunier danno vita ad uno champagne di maggiore rotondità. Quelli a prevalenza di meunier invece hanno toni più golosi, mentre i vini a prevalenza di pinot nero hanno maggiore struttura e corpo.

Per riconoscere un vero champagne bisogna leggere con attenzione l’etichetta dove deve essere riportata la dicitura Champagne, l’origine del vino, il marchio del produttore, il nome dello champagne, il contenuto di zucchero nella bottiglia (doux più di 50g di zucchero per litro, sec tra i 17 e 35 gr e brut meno di 12 g), la tecnica di produzione e l’annata (assemblaggio di uve a bacca bianca o nera ecc.) e il contenuto alcolico (%vol).

La bottiglia dello champagne, disponibile in diversi formati dalla Quart da 20 cl alla Melchisédech Midas da 30 l, ha una forma inconfondibile ed è di colore verde scuro o giallo brunito per i vini rosé.

Lo champagne grazie all’ampio spettro di gusti dei vini può essere abbinato ad ogni pasto sia ai cibi molto speziati che al cioccolato.

Ricordate che per una degustazione perfetta lo champagne dovrà essere servito in bel flute alla temperatura indicata sulla bottiglia (8-10°) preferibilmente immergendo per 20 minuti la bottiglia in un secchiello con acqua e ghiaccio.

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